Qualche domanda per conoscere meglio l’autrice Marinella Barigazzi.

Intervista a cura di libri per bambini e ragazzi

1.Come hai cominciato a scrivere libri per bambini/ragazzi?  
Tutto è nato da una grande passione per gli albi illustrati. Ho cominciato come traduttrice, per Ape Junior, nel 2003. Il resto è venuto da sé. Scrivere mi è sempre piaciuto. Per anni ho scritto manuali di informatica, poi comunicati stampa e adesso scrivo storie e racconti.

2. Come nasce un libro?
Forse da un’idea che prende forma e nel tempo cresce fino a diventare una storia.

3. Il tuo primo libro?
“Bimba da grande” uscito nel 2007 per Lapis. Una sorpresa. L’ho scritto pensando ai desideri dei bambini rispetto al loro futuro, alle libertà che da piccoli non possono avere, alle cose che desideravo da bambina. E’ una sorta di buffo monologo di una bimba con qualche spunto poetico e le meravigliose vivaci illustrazioni di Ursula Bucher.

4. L’ultimo libro ?
L’ultimo uscito è “Filastrocche da mangiare” (Valentina Edizioni). E’ un libro che amo molto e che ha avuto un percorso un po’ accidentato. Da cd di canzoni per bambini è diventato albo illustrato (magnificamente dalla bravissima Carla Manea).

5. Cosa bolle in pentola?
E’ in uscita “Se fossi…” un grande libro con illustrazioni fatte con la tecnica del collage dalla bravissima Laura Pasi (per Valentina Edizioni).
Poi ci sono moltissimi altri progetti, tra cui dei racconti brevi, magari una raccolta di poesie e poi amerei tanto pubblicare un libro di cartoline di Milano. Mi piace fare foto in giro per la mia città, scoprire gli angoli segreti che si nascondono dietro ai portoni, nei cortili.

6. il libro che hai nel cuore scritto da te?
Un libro non ancora pubblicato che si intitola “Il Natale di Sofia” di cui esiste già uno storyboard completo. Non è facile pubblicare libri sul Natale, sono intesi come “stagionali”. Spero comunque di farcela perché è una storia con una sua storia e contiene tanti risvolti psicologici ed emotivi.

7. il libro che hai nel cuore scritto da altri?
Non sono sicura. Forse “Il giovane Holden” di Salinger. Ma anche le poesie di Garcia Lorca. Mi piace tutto di questi autori.

8. Cosa stai leggendo, anche non per bambini?
Ho tanti libri sul comodino, ma ultimamente mi lascio sedurre dalla musica e leggo un po’ meno di una volta. Trovo nella musica una fonte di ispirazione sorprendente.

9. Cosa ti piace di più dell’essere scrittore?
Non mi considero una scrittrice, proprio no. Sono una che scrive, che traduce, che adatta testi ricreandoli in rima. Non so scrivere a comando, ma scrivo solo se sono ispirata da qualcosa, da qualcuno, da una musica, da una situazione. Dovendo dire comunque quello che più mi piace nello scrivere direi un certo senso di libertà, di poter sciogliere le briglie al proprio pensiero.

10. Cosa non deve mai mancare in un libro per bambini ?
Forse la delicatezza. Credo che con i bambini si debba essere molto delicati, dire le cose in punta di piedi, anche con humour ma sempre con una certa leggerezza, con rispetto.

12. Un pensiero sugli ebook?
Sicuramente stanno prendendo piede, ma credo che chi ama la carta continuerà ad amare la carta. Soprattutto quando si tratta di libri illustrati.